Borse di studio UNESCO-L’Oréal For Women in Science 2006
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Quindici giovani ricercatrici internazionali ricompensate con le borse di studio UNESCO-L’ORÉAL For Women in Science 2006
Parigi, 1 marzo – Ogni anno l’UNESCO e L’Oréal attribuiscono 15 borse di studio internazionali a giovani ricercatrici specializzate nelle scienze della vita, consentendo loro di proseguire i propri progetti in qualità di ricercatrici ospiti presso laboratori situati fuori dai loro Paesi d’origine.
In occasione della cerimonia di premiazione 2006, tenutasi oggi nei locali dell’UNESCO a Parigi, Béatrice Dautresme, vicepresidente responsabile delle Comunicazioni Aziendali e delle Relazioni Esterne L’Oréal, e Walter Erdelen, vicedirettore generale responsabile delle Scienze Naturali dell’UNESCO, hanno annunciato che la durata delle borse di studio sarà raddoppiata a partire da quest’anno. D’ora in poi le borse potranno estendersi per un massimo di due anni e ammontare fino a 40.000 dollari.
Le 15 borse di studio UNESCO-L’ORÉAL 2006 sono state attribuite a 3 ricercatrici in ciascuna delle 5 regioni UNESCO: Africa, Stati Arabi, Asia-Pacifico, Europa/Nord America, America Latina/Caraibi.
– Le vincitrici delle borse di studio UNESCO-L’ORÉAL 2006, eco-cittadine del mondo
Determinate ad apportare il proprio contributo per la risoluzione dei principali problemi che toccano i loro Paesi d’origine e il mondo intero, le beneficiarie delle borse di studio operano in quattro ambiti tematici:
Tutela della biodiversità:
– Priyadharshini MADHOU (Mauritius – regione Africa) Biotecnologia vegetale: studio dei geni che controllano la resistenza delle piante alle infezioni da funghi.
Istituto ospitante: Università di Città del Capo, Sudafrica
– Sabah BEN FREDJ (Tunisia – regione Stati Arabi) Microbiologia: studio della variabilità genetica dei fughi della vite tunisina, le cui tossine possono causare danni nefrologici nell’uomo.
Istituto ospitante: Istituto Nazionale della Ricerca Agronomica (INRA), Versailles, Francia
– Ghada Ahmed Mohamed ABU EL-HEBA (Egitto – regione Stati Arabi) Biologia molecolare: miglioramento dell’azotofissazione nei legumi, per la limitazione dell’uso dei fertilizzanti inquinanti a base di azoto.
Istituto ospitante: Institut des Sciences du Végétal, CNRS, Gif-sur-Yvette, Francia
Decodificazione della vita in condizioni estreme:
– Prudence MUTOWO (Zimbabwe – regione Africa) Biologia molecolare: studio della regolazione dei geni nell’archaea, un gruppo di organismi primitivi che vivono in condizioni ambientali estreme.
Istituto ospitante: School of Biosciences, Università di Nottingham, Regno Unito
– Mun Peak NYON (Malesia – regione Asia-Pacifico) Biologia strutturale: determinazione della struttura tridimensionale della cutinase, enzima caratteristico dei funghi, il cui studio è particolarmente interessante per l’industria dei detergenti.
Istituto ospitante: Krebs Institute for Biomolecular Research, Università di Sheffield, Regno Unito
– Anita KRISKO (Croazia – regione Europa/Nord America) Biologia strutturale: elaborazione di modelli computerizzati per lo studio della cecità indotta dalla degradazione delle proteine delle lenti da vista.
Istituto ospitante: Unità di bioinformatica genomica e molecolare, Università Paris VII, Francia
– Zeina DAHER (Libano – regione Stati Arabi) Biochimica: studio delle mutazioni del DNA mitocondriale, responsabili di numerose patologie, quali i disordini neurodegenerativi e il cancro.
Istituto ospitante: Laboratoire REGER, CNRS, Università Victor Segalen Bordeaux II, Francia
Rilevazioni per un migliore targeting
– Ruchi SINGH (India – regione Asia-Pacifico) Parassitologia: identificazione dei geni coinvolti nella resistenza ai farmaci della leishmaniosi, malattia parassitaria che colpisce ogni anno 1,5 milioni di persone e può, in casi estremi, condurre alla morte.
Istituto ospitante: FDA Center for Biologics Evaluation and Research, Maryland, Stati Uniti
– Juana DEL VALLE MENDOZA (Perù – regione America Latina/Caraibi) Immunologia: elaborazione di un vaccino terapeutico contro l’HIV-1, virus responsabile dell’AIDS.
Istituto ospitante: Ospedale universitario “Clínic”, Barcellona, Spagna
– Andréa MANTESSO (Brasile – regione America Latina/Caraibi) Scienze sanitarie: studio delle cellule staminali dei denti, volto a fornire soluzioni innovative per le cavità e le deformazioni cranio-facciali quali la palatoschisi.
Istituto ospitante: Department of Craniofacial Development, King’s College, Londra, Regno Unito
– Valérie GBONON (Costa d’Avorio – regione Africa) Microbiologia: studio dei fattori di virulenza delle infezioni batteriche da streptococchi di tipo B, volto a migliorare il trattamento antibiotico per le donne incinte e i neonati, grande problematica di salute pubblica in Africa.
Istituto ospitante: Servizio batteriologia, Hôpital Cochin, Parigi, Francia
– Irene MAIER (Austria – regione Europa/Nord America) Biomedicina: sviluppo di un biochip immunologico volto a facilitare la diagnosi clinica delle allergie alimentari.
Istituto ospitante: Dipartimento di scienze alimentari, Università di Leeds, Regno Unito
Sentinelle degli ecosistemi
– Diana PEREZ STAPLES (Messico – regione America Latina/Caraibi) Ecologia comportamentale: studio di un sistema di lotta biologica volto a ridurre l’uso degli insetticidi dannosi all’ambiente.
Istituto ospitante: Centre for the Integrative Study of Animal Behaviour, Università di Macquarie, Sydney, Australia
– Dilfuza EGAMBERDIYEVA (Uzbekistan – regione Asia-Pacifico) Microbiologia ambientale: sviluppo di un fertilizzante non inquinante a base di batteri volto a combattere le malattie delle colture in Uzbekistan.
Istituto ospitante: Istituto di biologia, Università di Leida, Paesi Bassi
– Stéphanie JENOUVRIER (Francia – regione Europa/Nord America) Ecologia: impatto del riscaldamento globale sulle popolazioni di pinguino imperatore.
Istituto ospitante: Woods Hole Oceanographic Institution, Massachusetts, Stati Uniti
Le tre azioni del programma L’ORÉAL-UNESCO For Women in Science
Le borse di studio L’ORÉAL-UNESCO sono uno degli elementi costitutivi del programma L’ORÉAL-UNESCO For Women in Science, che si articola in tre iniziative:
¦ Consacrare l’eccellenza con il premio L’ORÉAL-UNESCO, sezione originaria del programma. Riconoscimento di grande prestigio, il premio viene attribuito a cinque ricercatrici, una per continente, donne d’eccezione che divengono modelli per le generazioni future. I nomi delle vincitrici dell’edizione 2006 saranno annunciati il 2 marzo.
¦ Incoraggiare il talento con le borse di studio UNESCO-L’ORÉAL. Istituite nel 2000 e attribuite da allora ogni anno a 15 giovani ricercatrici di talento, dottorande o post-dottorande, le borse di studio rafforzano la cooperazione scientifica internazionale e lo sviluppo di network interculturali.
¦ Sviluppare la diversità con le borse di studio nazionali L’Oréal, emesse con il sostegno delle Commissioni Nazionali dell’UNESCO, che ancorano il programma For Women in Science alla realtà locale dei diversi Paesi del mondo, rispettandone le specifiche esigenze. Ogni anno vengono attribuite quasi sessanta borse di studio in circa venti Paesi.
Istituito nel 1998, il partenariato L’ORÉAL-UNESCO For Women in Science è il frutto di una collaborazione esemplare tra un’azienda del settore privato e un’istituzione intergovernativa. L’Oréal e l’UNESCO operano in maniera congiunta per sostenere le donne attive nella scienza, incoraggiare il progresso delle conoscenze e promuovere lo sviluppo su scala globale.
Per maggiori informazioni sul partenariato L’ORÉAL-UNESCO For Women in Science visita il sito: http://www.forwomeninscience.com
L’Oréal , azienda leader della cosmetica a livello internazionale, sviluppa prodotti innovativi per rispondere alle diverse esigenze dei suoi consumatori in 130 Paesi del mondo. Circa 2.900 persone lavorano nei 14 centri di ricerca del Gruppo, situati in Francia, Asia e America. I risultati dei loro studi consentono di registrare ogni anno centinaia di brevetti. Il 55% dei ricercatori L’Oréal sono donne, una percentuale ineguagliata nel settore. http://www.loreal.com
Fin dalla sua fondazione nel 1945, l’UNESCO si impegna a eliminare ogni forma di discriminazione e a promuovere la parità tra uomini e donne. Oltre a sviluppare programmi educativi in campo scientifico specificamente indirizzati alle ragazze, l’UNESCO ha creato una rete di cattedre universitarie con l’obiettivo di mettere in contatto tra di loro le donne che operano per la scienza in tutto il mondo. La relazione internazionale sulla scienza, la tecnologia e i generi che l’UNESCO pubblicherà a breve intende aiutare i 191 Stati membri dell’organizzazione a sviluppare politiche appropriate in questo ambito.
http://www.unesco.org/science/women
Per ulteriori informazioni o per organizzare delle interviste con le vincitrici dei premi o delle borse di studio, si prega di contattare:
L’ORÉAL
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