Indagine di L’Oréal Italia-Ipsos “Gli studenti italiani e il mercato del lavoro”

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Milano, 13 novembre 2014 – Il 50 per cento dei giovani italiani tra i 19 ed i 26 anni, che frequentino l’Università nel nostro paese o all’estero, vuole trovare lavoro in Italia, nonostante il periodo difficile. È quanto emerge dall’indagine “Gli studenti italiani e il mercato del lavoro”, realizzata per L’Oréal Italia dalla società di ricerche Ipsos su un campione rappresentativo di studenti universitari italiani.

La ricerca è stata presentata oggi presso la sede milanese di L’Oréal Italia. Insieme a Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di L’Oréal Italia, hanno commentato i risultati Giovanni Azzone, Rettore del Politecnico di Milano, Gianni Canova Proettore della Iulm, Andrea Sironi Rettore della Bocconi, Gianluca Vago, Rettore della Statale di Milano, Andrea Guaraldo, Direttore Risorse Umane di L’Oréal Italia e Nando Pagnoncelli AD Ipsos.

Il sessanta per cento del campione lavora saltuariamente o con regolarità già durante l’università, ricoprendo spesso posizioni non coerenti con il proprio futuro titolo di studio, ma finalizzate alla ricerca di un reddito aggiuntivo o ad una prima esperienza, utile per l’inserimento nel mercato del lavoro.

“La fuga dei cervelli non è ineluttabile. L’indagine Ipsos è una delle iniziative di Italian Talents, il progetto di L’Oréal Italia che ha l’obiettivo di attrarre talenti e aiutarli a trovare il lavoro giusto. Siamo una multinazionale con forti radici in Italia. Vogliamo aiutare i giovani talenti italiani a trovare qui un lavoro appagante, in linea con le loro aspettative”, ha commentato Cristina Scocchia, Amministratore Delegato L’Oréal Italia. “I dati di questa ricerca ci confermano quanto sia importante creare delle occasioni di ascolto tra i giovani e le imprese, per conoscere le loro esigenze e per informarli sui percorsi professionali tra cui scegliere, già durante il periodo universitario”.

Emerge dalla ricerca la necessità di costruire un rapporto organico di collaborazione tra imprese e università. Il 33 % degli studenti all’estero ha potuto inviare un cv a potenziali datori di lavoro attraverso il servizio placement delle università, percentuale che si riduce al 17% per i loro colleghi in Italia.

“La ricerca dimostra che i nostri studenti universitari sono meno sprovveduti e più aperti al mondo di come talvolta li si dipinge.” ha affermato Nando Pagnoncelli, Amministratore Delegato Ipsos. “Il 60% del campione lavora durante l’università. Sono attenti al mondo del lavoro, ambiscono a contesti in cui l’etica e il rispetto dei collaboratori siano valori condivisi. Circa la metà degli intervistati sarebbe felice di lavorare in Italia, purché venga data la possibilità di una carriera internazionale. Un punto critico è il rapporto tra mondo del lavoro e università, specie se confrontiamo le accademie italiane con quelle estere. Sono ampi i margini di miglioramento per i servizi di placement e le collaborazioni tra imprese e università. Merita una riflessione il processo di valutazione dei candidati: il percorso di studi rimane un ottimo indicatore, ma è ancora più importante inserire ogni talento ‘al posto giusto’. Il dinamismo, il coraggio e, seppur abusato, il pensiero laterale sono sempre più determinanti.”

L’Oréal
L’Oréal, con un fatturato mondiale 2013 pari a 22,98 miliardi di euro è il primo gruppo cosmetico mondiale grazie alla sua presenza in 130 paesi, con 77,500 collaboratori e 28 marchi internazionali. L’azienda è stata fondata da un ricercatore nel 1909, dando vita ad una tradizione che ancora oggi costituisce il DNA di L’Oréal: la ricerca e l’innovazione al servizio della bellezza.

L’Oréal vanta una presenza storica in Italia, dove il gruppo con un fatturato di 1,1 miliardi di Euro è leader nel mercato cosmetico nazionale. E’ una realtà di circa 2.000 addetti, con sedi direzionali a Milano e Torino e uno stabilimento di produzione a Settimo Torinese (TO) che è il primo nel mondo per il Gruppo L’Oréal per volumi prodotti. Lo stabilimento di Settimo Torinese, inaugurato nel 1961, impiega 400 addetti e produce oltre 320 milioni di pezzi, distribuiti in 38 paesi.