Quindici giovani ricercatrici ricevono le borse di studio internazionali UNESCO-L’Oréal For Women in Science 2007

Parigi, 21 febbraio – Quindici giovani ricercatrici originarie dei cinque continenti e attive nelle scienze della vita hanno ricevuto oggi presso la sede dell’UNESCO le borse di studio internazionali UNESCO-L’ORÉAL For Women in Science. Attribuite annualmente dal 2000, le borse di studio consentono a studentesse di post-dottorato di proseguire le loro ricerche in laboratori ospitanti siti al di fuori dei loro Paesi d’origine. Le borse, di un valore massimo di 40.000 dollari, possono estendersi fino a due anni.

In occasione della cerimonia di premiazione 2007, Béatrice Dautresme, vicepresidente responsabile delle Comunicazioni Aziendali e delle Relazioni Esterne L’ORÉAL, e Walter Erdelen, vicedirettore generale responsabile delle Scienze Naturali dell’UNESCO, hanno ribadito l’impegno delle loro rispettive organizzazioni a favore delle giovani donne che scelgono di lavorare nella scienza.

Le vincitrici delle borse di studio UNESCO-L’ORÉAL 2007 sono:

Africa:
– Christine OUINSAVI (Benin) Biologia forestale: studio dello sfruttamento sostenibile di tre specie vegetali forestali fonte di reddito per le popolazioni rurali del Benin.
Istituto ospitante: Laval Forest Study Centre, Università Laval, Québec, Canada
– Mestawet Taye ASFAW (Etiopia) Scienze dell’alimentazione: miglioramento della qualità del latte delle capre etiopi per la produzione di formaggi.
Istituto ospitante: Università delle scienze della vita, Aas, Norvegia
– Khady Nani DRAMÉ (Senegal) Biotecnologia vegetale: sviluppo di specie di riso resistenti alla siccità.
Istituto ospitante: Africa Rice Center (WARDA), Cotonou, Benin

Stati Arabi:
– Rhimou BOUHLAL (Marocco) Biologia marina: sviluppo di nuovi trattamenti contro le infezioni batteriche, virali o micotiche in base allo studio del potenziale farmacologico degli estratti di alghe marocchine
Istituto ospitante: Laboratorio di biotecnologia e chimica marina, Università della Bretagna del Sud, Francia
– Fatima ABBAS (Sudan) Biologia molecolare vegetale: studio del potenziale del Solanum dubium, pianta originaria del Sudan, come fonte dell’enzima coagulante del latte utilizzato nella produzione del formaggio.
Istituto ospitante: Centro internazionale delle scienze chimiche, Università di Karachi, Pakistan
– Sarrah BEN M’BAREK (Tunisia) Biotecnologia vegetale: sviluppo di metodi di lotta contro la Mycosphaerella graminicola, un patogeno fungino, responsabile della septoria, che aggredisce il grano sia tenero che duro.
Istituto ospitante: Plant Research International, Wageningen, Paesi Bassi

Asia-Pacifico:
– Fenny DWIVANY (Indonesia) Biologia molecolare: sviluppo di un metodo alternativo per il controllo della maturazione delle banane tramite “silenziamento” di un gene coinvolto nella produzione dell’etilene.
Istituto ospitante: Centro di Ricerca sulle Cellule Vegetali, Università di Melbourne, Australia
– Barno SULTANOVA (Uzbekistan) Biotecnologia: sviluppo di nuovi tipi di bendaggi umidi per il trattamento di ferite e bruciature gravi.
Istituto ospitante: Università Friedrich Schiller, Jena, Germania
– Chawanee THONGPANCHANG (Thailandia) Chimica medica: identificazione di nuove molecole in grado di attaccare l’enzima responsabile della resistenza ai farmaci antimalarici.
Istituto ospitante: Istituto di Chimica Organica, Università di Zurigo, Svizzera

America Latina-Caraibi:
– Laura ECHARTE (Argentina) Fisiologia delle colture: studio dell’impatto delle colture miste mais-soia sulla conservazione del suolo in Argentina.
Istituto ospitante: Dipartimento di Studi Ambientali e Risorse, Università di Waterloo, Canada
– Venetia BRIGGS (Belize) Etologia: studio dei segnali emessi dai maschi di raganella dagli occhi rossi per aumentare le loro possibilità di accoppiamento.
Istituti ospitanti: Università di Boston, USA, e Istituto di Ricerche Tropicali, Smithsonian Gamboa, Panama
– Nancy CHANDIA (Cile) Chimica organica: valutazione farmacologica di una pianta del Sud America (Stevia rebaudiana) che contiene un composto utilizzato come edulcorante naturale.
Istituto ospitante: Università Cattolica di Louvain, Belgio.

Europa-Nord America
– Petra KLEPAC (Croazia) Epidemiologia: sviluppo di un modello generale per il controllo ottimale delle malattie infettive in base alle dinamiche demografiche.
Istituto ospitante: Centro per le Dinamiche delle Malattie Infettive, Pennsylvania State University, Stati Uniti
– Irene CHIOLO (Italia) Biologia molecolare: studio degli impatti dell’interruzione della mitosi sull’insorgenza e la progressione del cancro.
Istituto ospitante: Laboratorio Nazionale Lawrence Berkeley, California, Stati Uniti
– Gisella CRUZ GARCIA (Paesi Bassi) Biologia della conservazione: migliorare la produzione di riso nel nord-est della Thailandia tutelando le altre piante usate dalle popolazioni locali.
Istituto ospitante: Istituto Internazionale di Ricerca sul Riso, Laguna, Filippine

Istituito nel 1998, il programma L’ORÉAL-UNESCO For Women in Science è il frutto di una collaborazione esemplare tra un’azienda del settore privato e un’istituzione intergovernativa a sostegno delle donne attive nella scienza. Ad oggi, oltre 350 ricercatrici di tutto il mondo hanno beneficiato di questo programma unico.

Oltre alle 15 borse di studio internazionali concepite per potenziare l’expertise di studentesse di post-dottorato presso rinomate istituzioni di tutto il mondo, l’UNESCO e L’ORÉAL premiano ogni anno cinque scienziate (una per ogni continente) esemplari per le generazioni future. I premi L’ORÉAL-UNESCO For Women in Science saranno attribuiti il 22 febbraio a Parigi, nella sede dell’UNESCO. Inoltre, dal 2001, oltre 200 studentesse di dottorato in più di 20 Paesi hanno beneficiato delle borse di studio nazionali messe a disposizione da L’ORÉAL con il sostegno delle Commissioni Nazionali dell’UNESCO.

Per maggiori informazioni sul partenariato, sui premi e sulle borse di studio:
www.forwomeninscience.com

Per ulteriori informazioni o per organizzare delle interviste con le vincitrici dei premi o delle borse di studio, si prega di contattare:

Agenzia relazioni con i media RUDER FINN
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