Un anno chiave per il premio L’Oréal-UNESCO For Women in Science

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5° anniversario all’insegna del rafforzamento, della diversificazione e dell’espansione per il principale premio mondiale dedicato al miglioramento della posizione delle donne nella scienza

Parigi, 27 febbraio 2003 – Il programma L’ORÉAL-UNESCO FOR WOMEN IN SCIENCE celebra oggi il suo 5° anniversario, omaggiando venti ricercatrici provenienti da ogni angolo del pianeta.

Presentata dal presidente e CEO L’ORÉAL Lindsay Owen-Jones e dal direttore generale dell’UNESCO Koïchiro Matsuura, la cerimonia di premiazione ha riservato per la prima volta uno speciale riconoscimento alle ricercatrici attive nel campo delle scienze dei materiali. Nel corso dell’evento, tenutosi presso la sede dell’UNESCO a Parigi, sono state premiate 5 scienziate dei materiali, oltre a 15 ricercatrici operanti nelle scienze della vita. Salgono così a 71 le donne di scienza finora premiate nell’ambito dell’iniziativa L’Oréal-UNESCO e a 45 i loro Paesi di provenienza.

Il programma L’ORÉAL-UNESCO FOR WOMEN IN SCIENCE è volto a migliorare la posizione delle donne nel mondo della scienza, premiando scienziate d’eccezione che con le loro ricerche hanno contribuito al progresso scientifico (premi L’ORÉAL-UNESCO del valore di 100.000 dollari) e giovani ricercatrici impegnate in progetti esemplari e promettenti (borse di studio UNESCO-L’ORÉAL del valore di 20.000 dollari).

Il premio L’ORÉAL-UNESCO è attribuito a cinque ricercatrici di spicco, rappresentanti i 5 continenti: Africa, Asia-Pacifico, Europa, America Latina e America del Nord. Lo straordinario lavoro di queste scienziate ha spesso aperto nuove strade rivoluzionarie per il miglioramento delle condizioni di vita e del benessere degli abitanti del pianeta. La giuria internazionale, composta da dieci eminenti scienziati, è stata presieduta quest’anno dal Professor Pierre-Gilles de Gennes, insignito nel 1991 del Premio Nobel per la Fisica.

Le vincitrici 2003:

Karimat EL-SAYED (Egitto), professoressa di Fisica dello stato solido presso l’Università di Ayn Shams del Cairo, si è specializzata nell’identificazione delle impurità nei materiali dell’industria dei semiconduttori e della metallurgia.

Fang-Hua LI (Cina), professoressa presso il Dipartimento di Fisica della Chinese Academy of Sciences di Pechino, è specializzata in microscopia elettronica. Le sue ricerche hanno spinto più lontano i limiti dell’osservazione delle strutture cristalline grazie all’eliminazione delle interferenze.

Ayse ERZAN (Turchia), professoressa di Fisica presso l’Università Tecnica di Istanbul, ha impiegato il concetto di geometria frattale per studiare il fenomeno collettivo della percolazione, in cui l’interazione di semplici componenti si traduce in un comportamento su ampia scala e su lunghi periodi.

Mariana WEISSMANN (Argentina), ricercatrice senior presso il Consiglio nazionale delle ricerche argentino a Buenos Aires, ha contribuito a far progredire la comprensione dei solidi quantistici, rendendo possibili predizioni quantitative al di là delle tradizionali proiezioni qualitative. Ha avuto inoltre un ruolo pionieristico nell’impiego dei computer per lo studio delle proprietà dei solidi.

Johanna M. H. LEVELT SENGERS (USA), scienziata emerita presso il National Institute of Standards and Technology di Gaithersburg, Maryland, ha contribuito a una migliore definizione delle proprietà dell’acqua e del vapore per le applicazioni scientifiche. Con le sue ricerche ha aiutato l’industria a trovare metodi più puliti e sicuri per l’eliminazione dei rifiuti pericolosi e tossici.

L’estensione del programma L’ORÉAL-UNESCO alle scienze dei materiali, associata a un significativo incremento dell’ammontare dei premi, dimostra l’impegno dei promotori dell’iniziativa a fare in modo che il programma L’ORÉAL-UNESCO FOR WOMEN IN SCIENCE trovi posto fra i principali premi mondiali.

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Le borse di studio UNESCO-L’ORÉAL incoraggiano le giovani ricercatrici a proseguire i loro progetti di ricerca in laboratori di loro scelta. Quest’anno il programma ha premiato 15 donne provenienti da 5 regioni. Promuovendo le giovani ricercatrici e i loro progetti, il programma FOR WOMEN IN SCIENCE opera per rafforzare la vocazione delle donne nelle discipline scientifiche. Fin dall’istituzione delle borse di studio nel 2000, il programma ha ricompensato 45 giovani scienziate.

Africa
Costa d’Avorio: Ahou Edwige SIRANSY – Fisiologia
Nigeria: Sodangi Abdulkarim LUKA GESINDE – Parassitologia
Sudafrica: Karin JACOBS – Micologia

Stati Arabi
Autorità Palestinese: Mary George KAILEH – Biologia molecolare
Siria: Darie ALIKAJ – Virologia
Tunisia: Samia REJIBA – Biologia molecolare

Asia-Pacifico
Australia: Devi STUART-FOX – Ecologia/Biologia evolutiva
Iran: Shiva SEYED FOROOTAN – Biologia molecolare
(La terza vincitrice di una borsa di studio per l’area Asia-Pacifico sarà annunciata nelle prossime settimane).

Europa/Nord America
Israele: Victoria YAVELSKY – Biologia molecolare/Immunologia
Romania: Adriana JALBA – Biologia vegetale
Turchia: Ahu ALTINKUT UNCUOGLU – Biologia molecolare

America Latina/Caraibi
Argentina: Maria Gabriela PALOMO – Ecologia marina
Perù: Dionicia GAMBOA VILELA – Biologia molecolare
Venezuela: Rocío DÍAZ-BENJUMEA BENAVIDES – Parassitologia/Biologia cellulare

L’annuale cerimonia di premiazione internazionale è il culmine di un programma sempre più denso di attività locali organizzate in tutto il mondo: Austria, Belgio, Cina, Finlandia, Germania, Italia, Repubblica di Corea, Polonia, Romania, Spagna, Svezia, Thailandia, Turchia e Regno Unito. Tali iniziative permettono alle donne attive nella ricerca scientifica di beneficiare ulteriormente del partenariato L’ORÉAL-UNESCO.

Rivolgendosi alle ricercatrici nel corso della cerimonia, il direttore generale dell’UNESCO Koïchiro Matsuura ha affermato: “Siete i modelli delle giovani donne di oggi, aprite una porta verso la libertà e l’avventura che è stata loro troppo spesso negata in passato. Nelle società attuali, basate sulla conoscenza, le donne devono contribuire alla ricerca scientifica e lasciare l’impronta della loro visione del mondo e dello sviluppo”.

Lindsay Owen-Jones ha aggiunto: “Le vostre scoperte spingono più lontano i limiti della scienza. Attraendo le giovani donne verso i vostri campi di ricerca e ispirando vocazioni che assicureranno il futuro della scienza, siete simboli preziosi e grandi fonti di speranza”.

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Nota per i redattori:
– Le scienze della vita e le scienze dei materiali contribuiscono entrambe al successo scientifico di L’ORÉAL. In dodici centri di ricerca in Francia, Asia e America, oltre 2.700 ricercatori operano per registrare centinaia di brevetti ogni anno. Il 55% di questi ricercatori sono donne – una percentuale senza pari nel settore.
– L’ORÉAL è il leader mondiale della cosmetica, presente in 140 Paesi. Per ulteriori informazioni, consulta il sito www.loreal.com
– L’UNESCO è un’organizzazione intergovernativa. Si compone attualmente di 188 Stati membri. Il principale obiettivo dell’UNESCO è contribuire alla pace e alla sicurezza nel mondo, promuovendo la collaborazione tra le nazioni attraverso l’istruzione, la scienza, la cultura e la comunicazione.